Unified fast file and object è una nuova categoria storage che include, in un’unica piattaforma, accesso applicativo ai dati non strutturati, sia attraverso protocolli File che Object.
Fino a questo momento gli storage NAS sono stati prevalentemente utilizzati in ambito file sharing, oppure con accesso applicativo dedicato sulla componente NFS, soprattutto da parte di utenti che avevano più dimestichezza con la componente network rispetto, ad esempio, all’infrastrutture basate su fibre channel.
In questo contesto le performance erano un valore importante dato che molti client accedevano in modo concorrente ai dati, ma le scalabilità erano relativamente limitate, da qualche decina a poche centinaia di TB.
Contrariamente gli object storage sono sempre stati considerati elementi di archiviazione, addirittura dispositivi WORM (write once, read many). In questo contesto invece le performance non erano un requisito significativo; lo era invece una richiesta di scalabilità importante, nell’ordine dei Petabyte, dove il valore dei protocolli ad oggetto erano evidenti proprio nell’utilizzare lo storage come un “buco nero“ dove depositare i dati, senza curarsi minimamente della costruzione di volumi o file system, presupponendo addirittura una scalabilità praticamente infinita.
I requisiti applicativi guidano l’infrastruttura
Oggi giorno invece molte applicazioni necessitano di un accesso ai dati non strutturati sia attraverso protocolli file che attraverso protocolli oggetto. In particolare le applicazioni a micro-servizi necessitano del meglio dei due mondi, garantendo le scalabilità tipiche degli ambienti ad oggetti, ma con le performance richieste dagli ambienti basati su file.
Questa nuova categoria, introdotta da Pure Storage, è stata “certificato“ da IDC nel Paper di luglio 2020 dal titolo “Pure Storage introduces a new Unified Fast File and Object market category at its accelerate user conference”.
Già precedentemente, a giugno 2020, IDC presentava un articolo dal titolo: “Worldwide File and Object based Storage Forecast 2020-2024” in cui spiegava la sua visione sull’evoluzione del contesto infrastrutturale dedicato a questa tipologia di ambienti.
È importante quindi notare come l’accesso contemporaneo tramite questi protocolli sia diventato ormai critico per molte applicazioni presenti sul mercato, in particolare per tutte le applicazioni di nuova generazione, basate su container, i cui micro-servizi necessitano di leggere e scrivere dati tramite protocolli diversi.
Poter beneficiare quindi di un’architettura che permetta una scalabilità praticamente indefinita, senza complicazioni di gestione, e che disponga appunto di un accesso al protocollo multiplo, rende possibile un alto livello di servizio applicativo e una trasparenza infrastrutturale che toglie ogni possibile complicazione di gestione, a favore di una concentrazione sempre più spinta da parte degli amministratori sul contesto applicativo.
Un esempio significativo è l’analisi del sentiment degli utenti sui social network. Molte aziende ormai ricevono i dati più utili dal punto di vista della profilazione utente direttamente dai like e dai commenti presenti sui propri social network.
Sentiment Analysis: uno use case tipicamente UFFO
Consideriamo ad esempio l’analisi delle reazioni degli utenti a fronte di un tweet.
Per poter eseguire quest’analisi è necessario fare l’ingestion dei tweet dalla piattaforma Twitter tramite le API messe a disposizione, filtrarli opportunamente ed eseguire la sentiment analysis per poi poter visualizzare le statistiche (quanti like, quanti commenti positivi, quanti commenti negativi eccetera) e ricavare delle informazioni utili per il business.
Per questo tipo di analisi spesso vengono usati Apache Kafka e Spark, che devono poter utilizzare un interfacciamento ad oggetti per l’ingestion dei contenuti, ma anche utilizzare delle share NAS ad altissime performance per poter processare i dati e produrre risultati il più velocemente possibile.
Pure Storage indirizza perfettamente questa necessità con la piattaforma FlashBlade.
FlashBlade è la perfetta incarnazione della filosofia UFFO (Unified Fast File and Object) in quanto permette un accesso al dato mediante protocolli multipli, senza evidenti limiti di scalabilità e performance, rendendo possibili analytics praticamente in tempo reale. Le analisi fornite da queste tipologie applicative sono diventate da qualche anno a questa parte un valore di business per i clienti, dato che, a fronte del risultato delle analisi, è possibile impostare campagne marketing ad hoc, migliorare l’engagement con i propri clienti e in generale dare un servizio migliore.
Ovviamente il Social Analytics non è il solo use case indirizzabile da una piattaforma UFFO. Le alte performance e la scalabilità ci permettono di poter indirizzare tipologie applicative anche molto diverse: image indexing, EDA Workflow , ML/DL. Tutti questi contesti, tuttavia, hanno in comune la necessità di elevate performance, una scalabilità senza limiti e un accesso ai dati non strutturati tramite diversi protocolli.
Diversi nostri partner, specializzati in contesti applicativi di questo tipo, includono la soluzione FlashBlade nel progetto “chiavi in mano”, fornendo al cliente una soluzione completa dal punto di vista sia HW che SW.
Riassumendo: una piattaforma UFFO come FlashBlade permette ai clienti di ottenere risultati di business misurabili, abbattendo le ore uomo dedicate all’amministrazione di sistema e gestendo l’infrastruttura come se fosse un servizio Cloud, permettendo di sfruttare al massimo, sia in termini di performance, che scalabilità, le nuove applicazioni di Data Analytics.
Per approfondimenti puoi contattarci o rivolgerti ad un nostro partner.
Umberto Galtarossa
Channel Technical Manager – Pure Storage Italia